Avulsione del plesso brachiale

Il plesso brachiale è costituito da un'insieme di fibre nervose che formano una intumescenza cervicale, in corrispondenza dei segmenti midollari C6-T2, da cui nascono i nervi destinati ad innervare l’'arto anteriore (n. soprascapolare, n. muscolocutaneo, n. radiale, n. mediano, n. ulnare), oltre al n. toracico laterale. Per avulsione del plesso brachiale s'intende uno “strappamento” di questi nervi, provocato da una violenta trazione dell'arto. Si tratta di una lesione tipica delle aggressioni, cadute da una certa altezza, calpestate o conseguente a fratture. L'avulsione può essere parziale (craniale o caudale) o totale. Nella ’avulsione del plesso brachiale craniale si ha una diminuzione dell'avanzamento del braccio durante la marcia e una diminuzione o assenza della flessione del gomito, però l'’arto può essere appoggiato perché non sono coinvolti gli estensori del braccio. In quella caudale, la sintomatologia è imponente, poiché si determina una impossibilità di appoggio dell'arto, per la lesione delle fibre costitutive del nervo radiale. La sensibilità dell'arto è compromessa nella parte posteriore dell'arto al di sotto del gomito. Nell'avulsione del plesso brachiale totale l'arto viene trascinato e il movimento è impossibile. Esistono interventi chirurgici per tentare il ripristino delle principali vie nervose, che spesso si rivelano fallimentari (come nell'’uomo), soprattutto se l’'avulsione è molto estesa. In alcuni casi può essere utile la fisioterapia il cui obiettivo è quello di prevenire e limitare l'’atrofia e la fibrosi dei muscoli durante il tempo necessario per l'eventuale possibile ripresa della funzionalità del nervo. Particolare attenzione andrà posta nell'impedire che l’'animale si ferisca il piede, utilizzando apposite protezioni, tutori o bendaggi funzionali. In conclusione, l’'avulsione del plesso brachiale è una lesione complessa e spesso frustrante, da trattare per il veterinario e per i proprietari che curano l'’animale, bisogna comunque tenere conto che i tempi di ripresa post chirurgica e/o con fisioterapia sono spesso parziali e molto lenti (anche oltre un anno dal trauma) e che in diversi casi è necessario ricorrere all'amputazione a causa di problemi secondari quali edema o infezioni.